Charagan

Gli charagan formano la sostanza del sistema musicale del canto liturgico armeno. Il libro degli charagan, chiamato dal suo stesso nome o dal suo nome contemporaneo charagnots (che contiene dei charagan), è organizzato secondo un repertorio ciclico, che comincia con la nascita (al mondo e alla sofferenza) della Theotokos e finisce con la sua dormizione (Assunzione, nascita al cielo e alla gloria).Esso contiene per quasi ogni festa o giorno di commemorazione del calendario liturgico, dei canti specifici, raggruppati in canoni. La durata di uno charagan può variare secondo la sua funzione e ciò può portare a una modifica della melodia per estensione o compressione. Oggi, nel libro degli charagan sono riuniti più di 1330 canti di diverse lunghezze. Ogni canto appartiene a un canone preciso, ma certi possono essere ugualmente cantati in altri canoni o all’occasione di altri rituali.

La genesi degli charagan è stata e resta l’argomento più controversodel canto liturgico armeno. Gli storiografi armeni parlano degli autori degli charagan a cominciare dal XII secolo. Le liste degli autori sono stabilite a partire dal XIII secolo e testimoniano chiaramente della pratica di mettere la tradizione per iscritto.

Secondo le attribuzioni tradizionali, i Santi Mesrob (inventore dell’alfabeto armeno) e Sahag (il catholicos dell’epoca) sono i primi compositori di charagan. La maggior parte degli charagan sono scritti in prosa, la lingua è l’armeno classico e il linguaggio è codificato; ciò diminuisce considerevolmente la possibilità di determinare l’epoca di creazione di ogni canto. Gli charagan di S. Nerses il Grazioso sono forse la sola eccezione, poiché si riconoscono dal loro linguaggio e dal loro stile specifico. Ogni versetto di charagan è formato da una sola frase letteraria. La maggior parte degli charagan sono costituiti da tre versetti ma ne esistono anche con quatro, cinque o più.

Alcuni charagan hanno trentasei versetti e ogni versetto comincia con una lettera dell’alfabeto armeno nell’ordine d’apparizione. Certi canti sono degli acrostici e danno così il nome dell’autore.

Gli charagan hanno tre caratteristiche essenziali che determinano il loro uso e servono anche a riconoscerli:

  • Il tema letterario
    Resurrezione, Penitenza, Pentecoste, Croce, Riposo delle anime, Theotokos, Martiri, sono i temi principali degli charagan. Il tema letterario degli charagan destinato alle grandi feste corrisponde più particolarmente ai temi di quei giorni.
  • Il genere canonico
    È comunemente accettato che gli charagan siano stati introdotti negli offici e cantati, prima in alternanza con i salmi e i cantici e più tardi sostituendoli. I generi degli charagan sono determinati dalle denominazioni di salmi e cantici nel salterio.
  • Il modo
    Gli charagan formano l’unico repertorio del canto liturgico armeno nel quale appaiono non solo il sistema dell’oktoechos musicale ma anche le melodie tipo tradizionali e il loro sistema di variazione. Ogni charagan appartiene a un solo modo e è cantato solo in quel modo.

Aram Kerovpyan

Association Akn
chant modal arménien